Cos’è la biodiversità e perché è importante tutelarla

La parola biodiversità viene coniata nel 1986 dall’entomologo E. O. Wilson nel 1986 e il Summit mondiale di Rio de Janeiro del 1992 la definisce come “varietà biologica e genetica di tutti gli organismi viventi, inclusa la diversità all’interno della stessa specie, tra specie diverse ed ecosistemi”. Essa rappresenta un prerequisito fondamentale essenziale per l’evoluzione della Vita sulla Terra e la sua tutela è uno dei  capitoli più importanti dell’emergenza ambientale sempre più evidente in questi ultimi anni.

Le attività umane durante gli ultimi due secoli di industrializzazione infatti, non solo hanno deturpato il paesaggio e inquinato acqua, aria e terra attorno a noi, quel che è più grave hanno lentamente eroso il patrimonio genetico di tutte le specie viventi. Sia animali che vegetali; tanto selvatiche – pensiamo allo spazio sottratto dalla “città” alla “campagna” – quanto “addomesticate”. L’applicazione dei criteri industriali all’agricoltura – pesticidi, ibridi e OGM – ha infatti favorito la coltivazione di grandi latifondi invece che di variegati appezzamenti, di poche varietà per ogni specie di ortiva, frutta o cereale (le più adatte alla logistica della grande distribuzione) ai danni di migliaia di altre, ognuna con una sua storia, un sapore, un profumo e soprattutto un patrimonio genetico specifici.

 Eppure si può fare ancora tanto per arginare – e magari invertire – il fenomeno. Per farlo però occorre l’aiuto di tutti, anche semplicemente adottando i semi messi a disposizione da Onfuton e coltivandoli sul proprio balcone.