ONFUTON all’Istituto Nazionale di BIOARCHITETTURA
ONFUTON all’Istituto Nazionale di BIOARCHITETTURA
Sabato 18 febbraio Guido Maiocchi e Francesca Persichella di Onfuton hanno tenuto una lezione di 2 ore con tema “Mobili e componenti d’arredo ecologici” nell’ambito di un corso di Bioarchitettura organizzato dalla sezione dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura (www.bioarchitettura.it) di Genova.
Partendo dal presupposto che non esiste una definizione precisa di arredamento ecologico così come non esistono dei parametri universalmente riconosciuti da rispettare per poter affermare che un arredo, un mobile, un complemento sia ecologico o non ecologico, Onfuton ha formulato a 15 architetti iscritti al corso le proprie linee guida fondamentali per definire un mobile ecologico:
1) ETICA: conciliare la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale
2) MATERIA PRIMA: usare solo materie prime naturali sostenibili, tracciabili, riciclate sostenibili o riusate.
3) VOC (Composti organici volatili): un mobile ecologico deve essere “al grezzo” o, dove necessario o richiesto, trattato con sostanze di origine naturali non dannose alla salute delle persone, certificate, a basso ambientale.
4) CERTIFICAZIONI: usare materie prime certificate da enti certificatori indipendenti, seri, affidabili, e preferibilmente riconosciuti a livello internazionale.
5) QUALITÀ E CICLO DI VITA: un mobile ecologico deve essere di qualità, deve potersi smontare e rimontare quante volte si vuole, deve avere degli incastri semplici e resistenti, deve contenere meno parti metalliche possibili. Solo allungando la vita utile di un prodotto si producono meno rifiuti e in questa maniera si ha un beneficio reale per l’ambiente.
6) RICICLABILE: è importante che il prodotto ecologico non venga buttato al termine del suo ciclo di vita: esso deve diventare materiale riutilizzabile all’infinito al fine anche di diminuire la quantità di materiali che vengono consegnati alle discariche.
Con la strategia del Design for Disassembling si può intervenire al fine di prevedere e quindi facilitare la separazione di tutti i componenti del prodotto per ottimizzarne il riuso (Design for Reuse) e il riciclo (Design for Recycling).
Al momento è estremamente difficile individuare prodotti che possiedano tutte queste caratteristiche: diciamo che questo è il nostro mobile ecologico ideale.
Siamo sicuri che col passare degli anni e con l’aumentare di questa necessità di salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo ci avvicineremo sempre di più a questo traguardo e ci auguriamo che il nostro settore esca dalla nicchia nella quale è ancora inserito. Questo ovviamente dipende molto dal fruitore finale ma dipende anche da chi, come noi, ha il compito di consigliare le persone nelle scelte finali.
Ringraziamo l’Istituto Nazionale di Bioarchitettura e l’Architetto Loredana Albieri per averci dato la possibilità di intervenire come relatori ad un corso di bioarchitettura.
Guido e Francesca