L’Italia non sa sfruttare al meglio la risorsa “legno”
L’Italia non sa sfruttare al meglio la risorsa “legno”
Italia ricca di legno ma non lo sa. O meglio, ne è consapevole ma non sa sfruttarlo. Quello che potremmo definire un “oro marrone” è in realtà una risorsa naturale pulita da utilizzare tanto nell’edilizia quanto per la produzione di energia mediante gli scarti, ad esempio con le centrali a biomasse. Come accade in Finlandia.
L’unico settore che usa al meglio il potenziale del legno è quello manifatturiero dell’arredamento: terzo settore per contributi alla bilancia commerciale con i suoi 7 miliardi di euro di attivo, solo in Italia dà lavoro a oltre 400.000 persone. Nonostante ciò, il 90% del legname utilizzato in Italia viene importato, anche da altri continenti. Uno dei tanti paradossi e sprechi del nostro Paese in termini di energia naturale, un pò come avviene per le altre rinnovabili.
In realtà, seguendo gli standard delle certificazioni internazionali come FSC (Forest Stewardship Council) e PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification), attenti ad una gestione e conservazione responsabile sia a livello ambientale che sociale, la produzione di legname in Italia potrebbe essere molto più alta ma poco invasiva per il territorio, come già succede in paesi come la Finlandia e la Svezia, che adottano questi metodi da anni.
Comunque, conforta il fatto che in molte aree montane (soprattutto del nord-est) sono in atto attività di valorizzazione e promozione di legname proveniente da filiera corta, utilizzato sia per l’edilizia e l’arredamento, che per fini energetici e attività di gestione ambientale e di difesa del territorio.
Interessante è stata ad esempio la Festa della foresta e delle filiere del legno, tenutasi in Veneto e organizzata da Veneto Agricoltura, Regione Veneto e Longarone Fiere Dolomiti: una tre giorni (dal 21 al 23 giugno) di convegni, mostre e seminari per valorizzare una risorsa fondamentale per le comunità locali e il tessuto produttivo regionale e nazionale.
Speriamo che tale consapevolezza si propaghi per tutto il Belpaese e si riscopra l’alto potenziale del legno.
Fonte: Tuttogreen – Luca Scialò